NEZOUH

IL BUCO NEL CIELO

  
DOMENICA 12/3
► ORE 15.00

● PREMIO DEL PUBBLICO E PREMIO LANTERNA MAGICA DEI CIRCOLI GIOVANILI

SEZIONE ORIZZONTI EXTRA - VENEZIA 2022

 

 

Regia: Soudade Kaadan

Attori: Nabil Abousalih, Samer Seyyid Ali

Sceneggiatura: Soudade Kaadan

Fotografia: Burrak Kanbir, Hélène Louvart

Musiche: Robert Lane, Rob Manning

Montaggio: Soudade Kaadan, Nelly Quettier

Scenografia: Osman Özcan

Costumi: Selin Sözen

Effetti: Serdal Ates, Ahmed Yousry

Suono: Steve Single, Thomas Robert, Paul Davies

Durata: 100

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: YU-FAI SUEN PER BERKELEY MEDIA GROUP,

SOUDADE KAADAN PER KAF PRODUCTION, MARC BORDURE PER EX NIHILO

Distribuzione: OFFICINE UBU

 

Quando una bomba provoca uno squarcio nel tetto dell’appartamento in cui vivono a Damasco, la quattordicenne Zeina e i genitori si trovano improvvisamente esposti al mondo esterno. Un giorno, un ragazzo che vive nelle vicinanze cala una corda attraverso l’apertura nel tetto e così Zeina può vivere il primo assaggio di libertà. Mentre il padre è determinato a rimanere nella città assediata per non diventare un rifugiato, questa nuova finestra apre un mondo inimmaginabile di possibilità a lei e alla madre,che ora si trovano di fronte al dilemma se restare o fuggire

 

"UNA STORIA PIENA D'INVENTIVA E DI EMOZIONI CHE RACCONTA LA SIRIA STACCANDOSI DALLA TRISTE CRONACA"
(MYmovies)
 
"È iniziato tutto da una foto che ho visto e che ritraeva la Siria: era il ritratto di una casa distrutta con un buco sul soffitto da cui si vedeva il cielo, e il cielo era piano di stelle. Ho pensato fosse un bellissimo soffitto, e una bellissima scena. Sai, dopo questi ultimi anni che abbiamo passato, adesso possiamo iniziare a riconoscere la bellezza della vita e apprezzarla di più, e io volevo dimostrare come la bellezza, la creatività, la tragedia, le risate e i piani possano convivere e diventare anche più intensi."
(La Regista  Soudade Kaadan)
 
"L’opera seconda della regista Kaadan (nata in Siria e vissuta in Francia), dopo l’ottimo esordio Il giorno che ho perso la mia ombra, presentato a Venezia e vincitore del premio per la Miglior opera prima nel 2018, è il racconto della questione siriana in chiave quasi tragicomica, in bilico tra dramma e ironia, con lo speciale apporto di idee surrealiste e simboliche che, unite al realismo degli eventi, creano un interessante e delicato ibrido."
(Cinematografo)
 
"Un film sulla guerra e un dramma adolescenziale che si avvicina a tratti al realismo magico"
(Sentieri Selvaggi) 
 
"L’ottima caratterizzazione dei personaggi accompagna un film dall’estetica visiva sorprendente e colmo di metafore che riflette
con uno nuovo punto di vista la situazione della guerra in Siria"
(Cinematographe)
 
"La regista Soudade Kaadan crea un piccolo dramma da camera nel mezzo della guerra civile siriana.
Nezouh è una parola araba che ha a che fare con il dislocamento. Un destino peggiore della morte per il padre di famiglia Mutaz. Persino quando la guerra gli irrompe letteralmente dentro casa e diventare un rifugiato pare l’unica scelta possibile.
Sono coordinate semplici quelle che la regista siriana Soudade Kaadan, già premiata a Venezia con l’opera prima The Day I Lost My Shadow, traccia per questa piccola storia famigliare dagli spunti autobiografici. Un microcosmo – fatto di orgoglio, spinte liberatorie e una tradizione conservatrice difficile da scardinare – di colpo alle prese con un mondo esterno infinitamente più grande."
(Taxi Driver)
 
 
 

 

 

 

 

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