VENERDI 6/9
► ore 20.00
SABATO 7/9
► ore 20.00
PRIMA VISIONE ESCLUSIVA
Regia: Michela Occhipinti
Attori: Verida Beitta Ahmed Deiche - Verida, Amal Saad Bouh Oumar - Amal, Aichetou Abdallahi Najim - Aichetou, Sidi Mohamed Chinghaly - Sidi, Aminetou Souleimane
Sceneggiatura: Michela Occhipinti, Simona Coppini
Fotografia: Daria D'Antonio
Musiche: Alessandro Braga - (originali)
Montaggio: Cristiano Travaglioli
Altri titoli: Flesh Out
Durata: 94'
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
PRIMA VISIONE ESCLUSIVA
CANDIDATO NASTRI D'ARGENTO 2019 PER: MIGLIORE REGISTA ESORDIENTE, MIGLIOR PRODUTTORE, FOTOGRAFIA, MONTAGGIO
Ambientato in una Mauritania inedita, si racconta la storia di Verida, una ragazza moderna che lavora in un salone di bellezza, frequenta i social network, si diverte con le amiche. Quando la famiglia sceglie per lei un futuro sposo, Verida - come molte sue coetanee - si vede costretta a prendere peso affrontando il "gavage", per raggiungere l'ideale di bellezza e lo status sociale che la tradizione del suo Paese le impone. Mentre il matrimonio si avvicina a grandi passi, pasto dopo pasto, Verida mette in discussione tutto ciò che ha sempre dato per scontato: i suoi cari, il suo modo di vivere e - non ultimo - il suo stesso corpo.
BELL'ESORDIO ITALIANO CHE RACCONTA CON GARBO E URGENZA LA STORIA DI UNA DONNA IN MAURITANIA
(mymovies)
"Tempi sospesi, trasparenze, luci opalescenti dietro veli che coprono spazi domestici e teste, l'esordio al cinema di narrazione della documentarista Michela Occhipinti incrocia poesia, horror e reportage intorno al corpo di Verida Beitta Ahmed Deiche nella parte di se stessa. In scena l'invisibile Mauritania che anche i suoi registi noti - Med Hondo e Abderrahmane Sissako - temono come set. Macerie, deserto e segnali di modernità tra smartphone e lecca-lecca, povertà e abbondanza nella mole delle ragazze da marito che nei villaggi e ancora in città - sono il 20%, dichiara la regista - subiscono la pratica del gavage, alimentazione forzata per arrivare alle nozze soffici e burrose tanto da riempire il velo islamico che le avvolge. [...]" ('FilmTv')