Regia: Francesca Archibugi
Attori: Pierfrancesco Favino - Marco Carrera, Nanni Moretti, Kasia Smutniak, Bérénice Bejo, Laura Morante, Sergio Albelli, Alessandro Tedeschi, Benedetta Porcaroli, Massimo Ceccherini, Fotiní Peluso, Francesco Centorame, Valeria Cavalli, Pietro Ragusa
Soggetto: Sandro Veronesi - romanzo
Sceneggiatura: Francesca Archibugi, Laura Paolucci, Francesco Piccolo
Musiche: Battista Lena
Colore: C
Genere: DRAMMATICO
Tratto da: tratto dal romanzo omonimo di Sandro Veronesi (ed. La Nave di Teseo, 2019)
Produzione: FANDANGO CON RAI CINEMA
Distribuzione: 01 DISTRIBUTION
È al mare che Marco conosce Luisa Lattes, una ragazzina bellissima e inconsueta. Un amore che mai verrà consumato e mai si spegnerà, per tutta la vita. La sua vita coniugale sarà un'altra, a Roma, insieme a Marina e alla figlia Adele. Marco tornerà a Firenze sbalzato via da un destino implacabile, che lo sottopone a prove durissime. A proteggerlo dagli urti più violenti troverà Daniele Carradori, lo psicoanalista di Marina, che insegnerà a Marco come accogliere i cambi di rotta più inaspettati.
«Non credo sia un uomo immobile, è definito così dagli altri: è un’attività energetica molto dispendiosa quella di voler rimanere ancorati alle cose che si amano”, aggiunge l’attore, che sulle peculiarità di Marco Carrera osserva: “Non credo esista un’unica peculiarità di questo personaggio, la cosa che mi sorprese leggendo il romanzo è quel tipo di maschilità che non viene spesso raccontata. Mi piace l’aspetto che tendenzialmente noi siamo abituati a definire come femminile, oltre al fatto che è un uomo circondato da donne, un po’ come capita nella mia vita, e apprezzo molto che si tratta di una maschilità che non ruota intorno alla sessualità, elemento con il quale mi sento in armonia. Oltre a questo, ci troviamo di fronte ad una delle rare occasioni in cui la borghesia non viene giudicata o in cui l’autore non guarda dall’alto l’ambiente da cui proviene. E ci sono aspetti della vita di quest’uomo che riguardano tutti quanti»
(L'Attore Pierfrancesco Favino a proposito del suo personaggio)
«Per me è stato bellissimo fare solo l’attore. È la sesta volta in 30 anni che Francesca mi chiede di interpretare un ruolo, ad un certo punto ho voluto dire di sì. Il libro era bellissimo, il personaggio anche»
(Nanni Moretti)
«..il film sa trovare un equilibrio non scontato. E una sua ragione d’essere, soprattutto per un pubblico che può sentire vicino il bisogno di affrontare le scosse della vita cercando di conservare, come appunto farebbe il colibrì, una sua testarda fermezza.»
(Paolo Mereghetti)