
● PRESENTATO ALLA 19 EDIZIONE DELLE 'GIORNATE DEGLI AUTORI',
SEZIONE 'NOTTI VENEZIANE' (VENEZIA, 2022)
PRIMA VISIONE IN ESCLUSIVA
CON Evandro Fornasier E CON Gianfranco Bettin, Alessandra Ballerini
REGIA Stefano Collizzolli, Daniele Gaglianone
DA UN’IDEA DI Fabio Geda
SOGGETTO E TRATTAMENTO Stefano Collizzolli, Fabio Geda, Daniele Gaglianone
FOTOGRAFIA Andrea Parena
SUONO Niccolò Bosio
MONTAGGIO Benedetta Marchiori
MUSICHE Evandro Fornasier
ASSETTO PRODUTTIVO Samarcanda Film in associazione con ZaLab Film e in co-produzione con Harald House
PRODUZIONE Leonardo Barrile e Francesco Favale per Samarcanda Film Van Der Heyden per Harald House Stefano Collizzolli per ZaLab Film DELEGATA DI PRODUZIONE Giulia Campagna
Paesi Italia, Belgio | anno 2022 | durata 100’ | formato 2k, DCP
Sono passati vent'anni da Genova, 2001. Vent'anni è il tempo in cui un neonato diventa una persona: c'è un'intera generazione che è autonoma e presente al nostro tempo, e che allora non era ancora nata. Vent'anni è il tempo in cui un ragazzo diventa adulto, e un adulto anziano. Ci sono due generazioni che hanno attraversato quell'esperienza, in un modo o nell'altro; e che vent'anni dopo non possono considerarla chiusa. Non è chiuso il sogno di Genova 2001, perché i grandi temi di quei giorni - la crescente disuguaglianza, la finanza che accentra le risorse nelle mani dei pochi e precarizza o spiaccica i tanti, la rapina ai danni dell'ambiente, le grandi migrazioni - sono i temi di oggi, solo più urgenti. E non è chiusa la violenza di Genova 2001, perché quella violenza è stata molte volte raccontata, contro-raccontata, celebrata o condannata, ma mai compresa o risolta. Vent'anni è un ciclo di tempo umano, in cui un fatto avvenuto è abbastanza distante da poter essere guardato in prospettiva, con distacco, essere riscoperto e messo in connessione con altri fatti che, quando accadeva, sembravano altri, irrelati. Ed è ancora abbastanza vicino da poter essere presente, da poter parlare al presente, da poter incontrare centinaia di migliaia di persone che portano addosso quell'esperienza, che possono raccontarla, che forse continuano a riviverla. È un tempo giusto, fra storia e biografia, per poterne parlare: per partire da Genova per andare oltre Genova, e per capire cosa Genova significa.
E come la Legge in Kafka, il potere diviene un’entità che rivela la sua natura inumana e indiscutibile, priva di ogni regola se non quella dell’arbitraria sopraffazione.» [Il regista Daniele Gaglianone]
Però dopo vent’anni, è venuto per me il momento di entrare in questa contraddizione, di usare il distacco del tempo per tornare ad essere presente al sogno ed alla violenza di quei giorni, che sono la violenza ed il sogno di mille altri giorni. Una parte della mia generazione ha ancora una ferita aperta, da vent’anni, una ferita che lo Stato non ha intenzione di chiudere.
Ogni volta che la guardiamo, sanguina ancora un po’.
È il momento di affrontarla noi, di tornare ad aprirla se necessario, di guardarci dentro.
Nessun altro lo farà al posto nostro.» (Il regista Stefano Collizzolli)
EVENTO ORGANIZZATO CON IL SOSTEGNO DI www.gruppomontenegro.it