PICCOLO CORPO

 

VENERDI 03/6
► ore 20.00
 
ORIONE A FESTA
IL MEGLIO DELLA STAGIONE
 
 ● FILM DELLA CRITICA SNCCI
● IN CONCORSO ALLA 60. SEMAINE DE LA CRITIQUE DI CANNES 2021
 
PRIMA VISIONE 

 

 

Regia: Laura Samani

Attori: Celeste Cescutti - Agata, Ondina Quadri - Lince

Sceneggiatura: Laura Samani, Marco Borromei, Elisa Dondi

Fotografia: Mitja Licen

Musiche: Fredrika Stahl - 'Piccolo corpo', canzone composta da Fredrika Stahl (autrice delle musiche originali del film), con testi della stessa Laura Samani, eseguita da Celeste Cescutti e dal coro popolare: commistione tra sonorità electro e voci ancestrali.

Montaggio: Chiara Dainese

Scenografia: Rachele Meliadò

Costumi: Loredana Buscemi

Altri titoli: Small Body

Durata: 89'

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: (1: 1.85)

Produzione: NADIA TREVISAN, ALBERTO FASULO PER NEFERTITI FILM CON RAI CINEMA, IN COPRODUZIONE CON THOMAS LAMBERT E DANIJEL HOČEVAR PER TOMSA FILMS E VERTIGO

Distribuzione: ARIZONA DISTRIBUTION (2022)

 
In una piccola isola del nord est italiano, in un inverno agli inizi del '900, la giovane Agata perde sua figlia alla nascita. La tradizione cattolica dice che, in assenza di respiro, la bambina non può essere battezzata. La sua anima è condannata al Limbo, senza nome e senza pace. Ma una voce arriva alle orecchie di Agata: sulle montagne del nord pare ci sia un luogo dove i bambini vengono riportati in vita il tempo di un respiro, quello necessario a battezzarli. Agata lascia segretamente l'isola e intraprende un viaggio pericoloso attaccata a questa speranza, con il piccolo corpo della figlia nascosto in una scatola, ma non conosce la strada e non ha mai visto la neve in vita sua. Incontra Lince, un ragazzo selvatico e solitario, che conosce il territorio e le offre il suo aiuto in cambio del misterioso contenuto della scatola. Nonostante la diffidenza reciproca, inizia un'avventura in cui il coraggio e l'amicizia permetteranno a entrambi di avvicinarsi a un miracolo che sembra impossibile.
 
 
  “Concretamente materico e insieme altamente spirituale, la regista fa leva sulla tradizione pittorica per restituire una dimensione ancestrale ed eterna, raccontando il legame materno come una forza propulsiva incapace di accettazione dell’umana finitezza. Un’esplorazione del femminile nelle sue forme più estreme attraverso un linguaggio cinematografico irriducibilmente vitale che individua nel corpo il suo alfabeto”
(Motivazione alla nomina di Film della Critica SNCCI)
 
"UN FILM MIRACOLOSO DOVE IL CLASSICO VIAGGIO DELL'EROINA È FATTO DI CARNE VIVA, DOLORE E DI UN'OSCURITÀ DI STRAZIANTE BELLEZZA" (MYmovies)
 
"Nel 2016 scoprivo che a Trava, nel mio Friuli Venezia‐Giulia, esiste un santuario dove, fino alla fine del 19° secolo, avvenivano miracoli particolari: si diceva che lì si potessero riportare in vita i bambini nati morti, per il tempo di un respiro. Il miracolo del ritorno alla vita era necessario per battezzare i bambini, altrimenti destinati ad essere seppelliti nelle zone incolte, come si fa con i gatti. Senza battesimo non avrebbero mai avuto un nome e un’identità, la loro anima avrebbe errato eternamente nel Limbo. I santuari di questo tipo portano il nome di à répit, del respiro o della tregua, erano presenti in tutto l’arco alpino – solo la Francia ne contava quasi duecento – ed è impressionante come questi fatti siano pressoché sconosciuti, nonostante la dimensione del fenomeno. La storia di questi miracoli si è impigliata in qualche anfratto dentro di me ed è rimasta lì a chiedere attenzione.» ( La Regista Laura Samani)

 

 

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