(L'ami de mon amie)
Francia | 1987
• LUNEDì 4/11 •
► ORE 19:00
in versione francese con sottotitoli italiani
prezzo speciale € 5,00
presentato dal critico cinematografico Gabriele Veggetti (SNCCI)
Ne L’amico della mia amica le protagoniste sono due, presentate immediatamente sui titoli di testa assieme ai comprimari maschili: Blanche (Emmanuelle Chaulet), impiegata presso il settore cultura del comune di Cergy, e Léa (Sophie Renoir), studentessa all’ultimo anno del politecnico. Due donne molto diverse, tra le quali si crea tuttavia una specie di alleanza: Blanche, sola da un paio d’anni, senza amici, intrappolata in una vita monotona a Cergy, sulle cui architetture moderne Rohmer posa uno sguardo curioso e indagatore, rendendo ancora una volta la distanza (non solo geografica) da Parigi un elemento tutt’altro che secondario, prima di tutto nella caratterizzazione dei personaggi; Léa, fidanzata con Fabien (Eric Viellard) e corteggiata da Alexandre (François-Eric Gendron), nomade, irrequieta e determinata, perfettamente consapevole del potere della propria bellezza sugli uomini che la circondano. È proprio Léa a spingere Blanche verso Alexandre, mentre cresce inaspettatamente l’attrazione di Fabien verso l’amica della fidanza.
Come sempre nei film del ciclo, le parole dissezionano la realtà e i sentimenti, fino a trasfigurare i fatti. Ma Blanche, a differenza delle altre protagoniste, possiede una pacatezza che la porta a riconoscere, senza troppo soffrire, che l’amore è spesso poco più che un’immagine: un tempo e un luogo di illusioni e speranze destinato prima o poi a svanire. Anche per questo, come la Delphine de Il raggio verde, alla fine del film si trova in un punto molto lontano da quello di partenza.