(Ha' Mishlahat)
Polonia/Israele/Germania | 2023
Durata: 101’
Regia e sceneggiatura: Asaf Saban
con: Yoav Bavly (Frisch), Neomi Harari (Nitzan), Leib Lev Levin (Ido), Ezra Dagan (Yosef)
Distribuzione: New Europe Film Sales
Alla fine dell'anno scolastico un gruppo di ragazze e ragazzi parte da Israele per visitare i campi di sterminio di Auschwitz e Treblinka in Polonia: è un viaggio culturale, un viaggio della memoria, con la valenza di un pellegrinaggio nei luoghi "santi" del martirio e del sacrificio di milioni di vittime. Accompagnatore del gruppo è un anziano superstite, nonno di uno dei giovani protagonisti del film. Negli anni moltissimi giovani israeliani hanno affrontato questo percorso, dopo la maturità e prima del servizio di leva. Per i personaggi del film Delegation, così come lo fu per il giovane regista, in realtà il viaggio è una prova iniziatica, per guardare dentro sé stessi, per comprendere i propri limiti, per ritrovare libertà sconosciute, per aprirsi al mondo. Come afferma il regista "In Israele cresciamo sentendoci dire che siamo circondati da "nemici". È uno stato d'animo… Volevo mostrare questo folle contrasto tra i luoghi della memoria e lo stare con i tuoi amici in una giornata di sole, in autobus o in qualche albergo, che si trasformano nelle nostre nuove "zone sicure". Viene detto loro di stare attenti, vengono messi in guardia contro tutti, inizi davvero a credere che il mondo esterno sia tutto morte." Anche nel racconto cinematografico nel lasciare il proprio Paese i ragazzi hanno inizialmente tanti timori, poi, arrivati in terra straniera e appurato che il temuto odio non viene manifestato da nessuno, la tensione si allenta e inizia davvero un viaggio all'estero, con le dinamiche adolescenziali dei primi amori, delle cotte, delle gelosie, delle discussioni interminabili, dei litigi, delle alleanze e delle separazioni. Guardare all'interno dell'autobus turistico film sul tema della Shoah, ascoltare i racconti dell'anziana guida, vede fremere i giovani in gita, che hanno desiderio di nuove emozioni, di abbracci e sguardi appassionati. C'è però chi sceglie di staccarsi dal gruppo e di procedere da solo, con i suoi tempi e le sue modalità, per poi ricongiungersi, dopo aver ottenuto le risposte esistenziali che cercava. Il film, con ritmo ed energia, mostra il confronto dialettico tra il ricordo indelebile del grande dramma della storia, con i piccoli drammi della vita degli adolescenti: la libertà di azione senza i genitori, lo sperimentare un'intensità emotiva difficile da elaborare e comprendere, la confusione e il caos ormonale.