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MIRACLE

STORIE DI DESTINI INCROCIATI

 

DOMENICA 04/6
► ORE 11.40
 
● IN CONCORSO ALLA 78. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2021) SEZIONE 'ORIZZONTI'
● PREMIO GIURIA INTERRELIGIOSA MIGLIOR FILM ALLA 25. EDIZIONE TERTIO MILLENNIO FILM FEST (2021)
 
PRIMA VISIONE IN ESCLUSIVA

 

Regia: Bogdan George Apetri

Attori: Ioana Bugarin - Cristina Tofan, Emanuel Parvu - Marius Preda, Cezar Antal - Batin,

Mircea Postelnicu - Radu Amzea, Ovidiu Crisan - Agente Misu Macarie, Valeriu Andriuta - Albu

Sceneggiatura: Bogdan George Apetri

Fotografia: Oleg Mutu

Montaggio: Bogdan George Apetri

Scenografia: Mihaela Poenaru

Costumi: Liene Dobraja

Effetti: Jindrich Cervenka - (supervisione)

Durata: 118'

Colore: C Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: (1:2.39)

Produzione: BOGDAN GEORGE APETRI, OANA IANCU PER THE EAST COMPANY PRODUCTIONS, CINEART TV, TASSE FILM

Distribuzione: TRENT FILM

 

Nella Romania dei nostri giorni, la giovane suora Cristina esce segretamente dal monastero isolato in cui si trova per occuparsi di una questione urgente e misteriosa. Il suo enigmatico viaggio la porta in giro per la città, prima in un ospedale, poi alla ricerca di un uomo. Non riuscendo a rintracciarlo Cristina si attarda, perdendo così il passaggio organizzato per rientrare. Trova un improvvisato taxi, ma sulla via del ritorno al monastero la attende un destino inaspettato. I suoi movimenti verranno ricostruiti da un ispettore di polizia, alla ricerca di una verità via via più incredibile.

 

" Un film che si dipana sempre e comunque con destrezza e suspense. "
New York Times
 
"E' messo in scena con un'abilità inesorabile che ti coinvolge come in un romanzo di Patricia Highsmith. È una storia di mistero, innocenza castigata e del male che gli uomini comuni possono farsi tra loro."
Variety
 
"Un labirinto pazzesco dove nessun risultato è buono ma dove l'umanità si rivela fino all'osso, con incredibile fervore e compiutezza."
Libération
 
"Per come è messo in scena e interpretato in maniera straordinaria, il film è un altro grande esempio di quel cinema rumeno in pieno rinnovamento."
Les Parisien
 
«Il film si rivela attraverso due facce opposte ma complementari della stessa lente, una visione del mondo realistica, contrapposta a una visione basata sulla fede. La storia funziona bene sia se la si interpreta dal punto di vista pragmatico degli spettatori atei, sia se la si percepisce da una prospettiva religiosa, soprannaturale e immateriale. Il film non risponde a delle domande, ma offre semplicemente un punto di partenza verso un punto d’arrivo misterioso, valido, unico e irripetibile nell’anima di ciascuno spettatore. La pellicola mette in risalto il dualismo di questa equazione: l’approccio perfettamente realistico di una storia che, d’altro canto, si può interpretare integralmente in chiave spirituale – ma solo se lo si desidera.”»
(Il regista Bogdan George Apetri)
 
 

 

 

 

 

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