images/NEW_Locandine/SL1.png
images/NEW_Locandine/SL1.png
images/NEW_Locandine/10-SCATOLA.png
images/NEW_Locandine/10-SCATOLA.png
images/NEW_Locandine/8.png
images/NEW_Locandine/8.png
images/NEW_Locandine/9-AFRIN.png
images/NEW_Locandine/9-AFRIN.png
images/NEW_Locandine/Amor_0002.jpeg
images/NEW_Locandine/Amor_0002.jpeg
previous arrow
next arrow
RIMINI
 
SABATO 03/6
► ORE 14.35 (VOS)
 
● IN CONCORSO AL 72. FESTIVAL DI BERLINO (2022)
 
PRIMA VISIONE IN ESCLUSIVA
 
 

Regia: Ulrich Seidl

Attori: Michael Thomas - Richie Bravo, Tessa Göttlicher - Figlia,

Hans-Michael Rehberg - Padre, Inge Maux - Emmi Fleck,

Claudia Martini - Annie, Georg Friedrich - Ewald

Sceneggiatura: Ulrich Seidl, Veronika Franz

Fotografia: Wolfgang Thaler

Musiche: Fritz Ostermayer, Herwig Zamernik

Montaggio: Mona Willi

Scenografia: Andreas Donhauser, Renate Sturminger-Martin

Costumi: Tanja Hausner

Suono: Matz Müller, Klaus Kellermann

Durata: 114'

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: ULRICH SEIDL PER ULRICH SEIDL FILMPRODUKTION, PHILIPPE BOBER,

MICHEL MERKT, ESSENTIAL FILMPRODUKTION, PARISIENNE DE PRODUCTION

Distribuzione: WANTED CINEMA (2022)

Data uscita 25 Agosto 2022

 

Due fratelli: uno è un cantante pop che conduce i turisti in autobus nella bassa stagione a Rimini; l'altro ha perso il lavoro e la fidanzata in Romania e cerca di diventare un insegnante di judo. A lungo separati i due si ritroveranno, dopo la morte della madre, per fare i conti con il proprio passato.

 

"UN RITRATTO APPASSIONATO CON UNA PERFORMANCE STRAORDINARIA DEL PROTAGONISTA"
(MYmovies)
 
«I miei film comportano sempre processi di preparazione molto lunghi e lunghe esplorazioni delle location. Sapevo da tempo che volevo fare un film ambientato sull’Adriatico, nel paesaggio invernale, sulla costa – con le spiagge deserte, la nebbia e l’atmosfera gelida. E mi è piaciuta l’idea di girare lì con gli hotel che erano chiusi, i bar sulla spiaggia, i ristoranti, la città in bassa stagione. L’atmosfera era estremamente importante per me. Si prestava perfettamente alla storia di Richie Bravo. Le location sono sempre molto importanti per me e ispirano anche le mie scene. Da un lato, scrivo un a sceneggiatura che tenga conto dei luoghi e si basi su di essi. Ma ci sono altri luoghi, che potrei trovare occasionalmente quando sono sul posto, che mi danno l’ispirazione e idee per girare scene specifiche, ad esempio le discoteche degli hotel. Ci sono anche incidenti fortunati che possono accadere: c’era la neve a Rimini, qualcosa che non accadeva da decenni. E questo è stato un regalo a cui non potevo rinunciare: non avremmo fatto ballare Richie Bravo sulla neve sulla terrazza dell’hotel.» (Ulrich Seidl)
 
«Con Rimini Seidl mette in scena personaggi iperbolici che mostrano aspetti della loro sfera emotiva e sessuale, ma anche della sfera etica, con naturale crudezza. In una vertigine d’iper-realismo, il regista solleva il velo da un’umanità sordida ma sincera e genuina alla quale non si può addebitare nessuna colpa specifica o nessuna mancanza. L’ambiente umano viene sterilizzato da qualsiasi germe di giudizio morale rendendoci degli spettatori passivi e accondiscendenti, come assorti nella visione di una verità. La Rimini del film di Seidl non è la ridente e rutilante località balneare del nostro immaginario collettivo, ma una fredda teoria di alberghi vuoti che affacciano su un mare in tempesta e su spiagge innevate. Un paesaggio spesso avvolto da una nebbia luminosa che sfuma i contorni desaturando i colori. Unici punti di chiaroscuro a giacere in angoli e strade deserte come oggetti del paesaggio urbano, gruppi di uomini di colore che stanno semplicemente fermi, inerti.» (Taxidrivers.it)
 
« Come già capitava a Mickey Rourke nel The Wrestler di Aronofsky, Richie è una creatura per la quale si finisce a provare un'empatia tattile, che si annida nelle strane pieghe di pelle consumata e dei tessuti incongrui che la ricoprono. Che Seidl sia riuscito in questa impresa è un'aggiunta importante alle correnti di disagio che continua a far scorrere sotto traccia e di cui è maestro: Rimini parla di discriminazione, declino morale e di padri che condannano i figli, mentre tutt'attorno il loro mondo si fa inesorabilmente minuscolo» (MYmovies)
 

«Rimini ha inevitabili sfumature felliniane. Riporta a I vitelloni, al mare che si increspa, ai pomeriggi passati nell’ozio. Rimini è Rimini Rimini di Sergio Corbucci, sospesa tra amori, tradimenti e seduzione. Rimini è la cornice del tormento di La prima notte di quiete di Valerio Zurlini. Il fascino della città sulla riviera romagnola è senza tempo, specialmente per il cinema. A tornarci, a omaggiarla, questa volta è il cineasta austriaco Ulrich Seidl. Con Rimini, appunto. Costruisce il contraltare del suo Canicola, del 2001. Vent’anni fa raccontava di un’afa senza pari, di un caldo insostenibile. Qui invece Rimini si fa plumbea, desaturata, un luogo dove i colori spenti si specchiano nello stato d’animo del protagonista. È la cronaca di una solitudine irrisolta. Nel suo vagare senza meta, il cantante fallito Richie Bravo è un fantasma. Trova ristoro nell’alcool, fa il gigolò per signore attempate, inseguito da una figlia dimenticata che vuole i suoi soldi. Non è un eroe, è un perdente.» (Cinematografo)

 

 

PARTNER

 

  

 

Privacy Policy Cookie Policy