
regia: Massimo Donati
cast: Lorenzo Richelmy, Fabrizio Ferracane, Fabrizio Rongione
sceneggiatura: Massimo Donati, Alessandro Leone
fotografia: Vladan Radovic
montaggio: Julien Panzarasa
scenografia: Vincenzo Napoli
costumi: Lia Francesca Morandini
genere: thriller
durata: 95'
anno: 2021
produttore: Davide Tovi, Giuseppe Manzi
coproduttore: Marco Poccioni, Marco Valsania
produttore associato: Daniele Orazi, Fabrizio Zonno
produzione: Master Five Cinematografica, RAI Cinema, Rodeo Drive
distribuzione Master Five
In una tranquilla cittadina belga, durante un matrimonio, un incontro forse casuale: Luca Treves, chef italiano esperto di spezie, conosce Andreas Dürren-Fischer, apolide, famoso restauratore di quadri fiamminghi. Dice di essere un gourmet e suo grande ammiratore. E’ così che ha inizio il loro viaggio fra Belgio, Germania e Italia. Fra spezie, cene raffinate e incontri ambigui, diventa un cammino verso un passato rimosso e al contempo una discesa nel male, che annienta ogni certezza e obbliga Luca a scelte atroci. Unico appiglio e speranza di salvezza: il diario dove annota osservazioni sulle spezie e ricette, e poi sensazioni, pensieri segreti, confessioni. Ma c’è un terzo uomo che si muove alle loro spalle, un ispettore belga a caccia di fantasmi, Philippe Garrant. E’ un uomo che ha perso tutto eccetto la sete di giustizia. La sua è una corsa solitaria contro il tempo lungo una traiettoria destinata ad attraversare quelle di Luca e Andreas, per salvare e travolgere, nel punto esatto dove tutto ha avuto inizio, da qualche parte fra le cime del Trentino
" UN'OPERA DAL CAST ASSOLUTAMENTE AZZECCATO CHE MERITA ATTENZIONE E CHE LASCERÀ SODDISFATTI "
(MYmovies)
"..In Diario di spezie aleggiano i fantasmi dell’impossibilità di scegliere il proprio destino, di avere giustizia dalla vita, di mondarsi dalle colpe insanabili. E’ dal conflitto fra questi temi che si genera il meccanismo drammatico, e si determina il tono del film. Tutti gli elementi filmici partecipano a questo dialogo fra correnti sotterranee: con gli attori abbiamo lavorato sulle cadenze, sulle posture, sulle relazioni fra i corpi, mentre per la fotografia è stato molto importante l’uso consapevole della luce naturale, che racconta l’indifferenza dell’universo al destino umano. Gli spazi aperti dell’inizio, si fanno via via chiusi e cupi, l’auto di viaggio diventa una cella claustrofobica. Tutto partecipa a raccontare il campo di battaglia di tre umanità in lotta per la sopravvivenza e l’altrui sopraffazione."
(Il Regista Massimo Donati)
"Cibo e pittura, morte e buio, crimine e innocenza: Massimo Donati porta il suo libro al cinema
Dentro Diario di Spezie, Donati mette a fuoco tutti i grandi temi cari al thriller, aggiungendo alla coppia di protagonisti, la faccia triste e meravigliosa di Fabrizio Rongione, l’ispettore Philippe Garrant, un uomo a caccia di fantasmi e di una figlia scomparsa. Tutti e tre alle prese con il male assoluto qui fotografato quasi come un thriller scandinavo da Vladan Radovic (che non a caso era su Anime nere con Ferracane) mentre Donati è bravo a tenere le fila della storia con rigore e precisione e a sorvegliare la recitazione. Un film che – senza fare spoiler – in più di un passaggio va oltre il solito crime per diventare una riflessione sull’innocenza e sulla colpa, sulla linea sottile che può separare il bene dal male. Un esordio promettente"
(Hot Corn)
"Donati fa parte di quei registi che hanno un approccio “freddo” a quel che narrano, che è un bel punto di merito, oggi, quando tutti vorrebbero essere simpatici ed empatici e si risolvono, sempre, invece, nella banalità e nell’ovvio. Raccontare di anime, non è facile, si rischia la retorica, il cerebralismo, il fumo senza arrosto. Diario di spezie, per restare nel perimetro della metafora culinaria, la carne la serve, invece, e cotta al punto giusto."
(Nocturno)
"I romanzi di valore (e i film che ne sono stati tratti) nell'ambito del genere cosiddetto 'giallo' sono in grado di fornirci letture della società contemporanea, talvolta più profondi e arricchenti di molti saggi sociologici. Il libro di Donati è andato nelle librerie nel 2013. Sono trascorsi 10 anni da allora e spesso, una troppo lunga macerazione di un'opera conduce ad esiti artificiosi e freddi sul grande schermo. Non è quello che è accaduto a questo film che, grazie alla sceneggiatura a quattro mani con Alessandro Leone, e ad un cast di attori assolutamente azzeccato raggiunge gli obiettivi."
(MYmovies)