METAMORPHOSIS

 

SABATO 27/5

► ORE 11.00

 

DOMENICA 28/5

► ORE 15.00

  

● MENZIONE SPECIALE SARDINIA FILM FESTIVAL 2022

● FUTURE FILM FESTIVAL 2022

● SOTTODICIOTTO FILM FESTIVAL

 

PRIMA VISIONE IN ESCLUSIVA 
 
regia di: Michele Fasano
sceneggiatura: Michele Fasano
direzione artistica: Elena Brighittini
supervisione alle animazioni: Francesco Filippi
musica: Roberto Salahaddin Re David
suono: Riccardo Nanni
produttore: Michele Fasano
produzione: Sattva Films
con il sostegno di Emilia Romagna Film Commission
e Apulia Film Commission
paese: Italia
anno: 2022
durata: 106
formato: colore
distribuzione Distribuzione Indipendente
 
 
 

Ispirato a «La conferenza degli Uccelli» di Farid al-Din ‘Attar, il film narra di uno stormo di uccelli che viaggia al seguito di Upupa, verso la Montagna di Kafh, dimora di Re Simourgh, dal quale si attendono di ricevere le risposte a tutte le loro domande. Tra sogno e realtà, i volatili attraversano le 7 Valli. I più si perdono per strada, tranne i 4 di loro che vivranno l’esperienza di altrettanti personaggi umani reali: Monika (Albania), Abdurrahman (Turchia), Jihad (Siria) e Susan (Israele). Personaggi molto diversi l’uno dall’altra, per età, genere, cultura e religione, territorio di origine e mitologie, paesaggi geografici e background storico e psicologico. Tuttavia, per i casi della vita, ma sulla base della propria specifica differente ortodossia, si dà il caso che ognuno di loro viva contemporaneamente in due o più religioni. Non solo «accanto», in un atteggiamento di tolleranza, ma «abitandone più d’una allo stesso tempo». Il cinema d’animazione, per via di metafora, consente di dare visibilità sia alla loro comunanza spirituale, nella loro assoluta differenza culturale, sia all’antichità della tradizione sapienziale in cui tale comunanza si inscrive: la religione dell’Amore. Alla fine, solo a 6 volatili sarà rivelato il segreto: all’Upupa che li guida (ma anch’essa dovrà prima imparare qualcosa); ai 4 che avranno vissuto l’esperienza d’Amore dei personaggi umani, più ad un sesto, il più improbabile di tutti. 

 

"Parlare di «Religione dell’Amore» oggi potrebbe suonare «paradossale», «a lato della comune opinione», un tratto destinato a restare non percepito e non documentabile senza uno specifico lavoro di elaborazione drammaturgica. Il gioco tra realtà e finzione, dunque, da una parte esalta la percezione dei significati come «non casuali», dall’altra consente di giocare con i dispositivi di credenza dello spettatore, convocato a prendere una posizione, a «vedere» al di là delle proprie abitudini di percezione (oltre i pregiudizi del senso comune)."

(Il Regista Michele Fasano)

 

"Per l’alto valore etico e i profondi ideali raccolti da un passato ormai dimenticato"

(Motivazione alla Menzione Speciale del Sardinia Film Festival 2022)

 

" Il bel film di Michele Fasano è ispirato alla Conferenza Degli Uccelli di Farid al-Din ‘Attar ed è la storia lieve e profonda di uno stormo di uccelli in viaggio verso la montagna di Kafh insieme ad Upupa, per poter avere da Re Simourgh le risposte alle loro domande. Il lavoro di Fasano è incredibilmente denso e consapevole, anche grazie alla struttura culturale dell’autore che riversa la ricchezza del background culturale di una regione culla e crogiolo di diverse civiltà."

(Cinematographe)

 

"Il film Metamorphosis utilizza tecniche miste, una scelta che trova ragioni espressive non casuali. Con i colori dell’illustrazione della favola l’animazione cut-out racconta il viaggio di uno stormo di volatili, struttura portante del film; si aggiungono due interventi di Animazione pittorica come prologo ed epilogo del film. L’Animazione in rotoscoping racconta il mondo dei 4 personaggi umani reali come un mondo di mezzo, stretto tra quello colorato e spirituale degli uccelli e quello in bianco e nero della violenza della Storia. I personaggi umani si sforzano, infatti, di dare colore (spiritualità) a un mondo di tenebra. Qui i materiali d’archivio sono utilizzati come layout, ma con la possibilità di inventare, esplicitando azioni che il materiale di archivio non ha registrato. I materiali di archivio a colori utilizzati in quanto tali, invece, descrivono situazioni di impensabile convivenza cui contribuiscono i personaggi umani, il cui significato sfuggirebbe al senso comune senza l’accostamento alle animazioni di fantasia. Queste ne consentono una ricezione critica più autentica, non casuale, e trovano a loro volta autenticazione dai primi. I materiali fotografici poi richiamano alla memoria la violenza della Storia: episodi genocidari in cui ogni religione, nessuna esclusa, è stata ora vittima ora carnefice, quando si è scelta la discriminazione, anzichè il dialogo. Un’opera visionaria sulla pace, che prova a sbrogliare la complessa matassa delle tante guerre e dei tanti conflitti che ancora affliggono le popolazioni della Terra." 

(Future Film Festival)

 

 

 

 

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