ONCE WHERE HUMANS 

   

PROSSIMAMENTE NUOVAMENTE IN PROGRAMMAZIONE 

 

PRIMA VISIONE IN ESCLUSIVA

 

REGIA: Goran Vojnović
CAST Francesco Borchi, Moamer Kasumović, Maruša Majer, Jaka Jakopič, Emir Hadžihafizbegović, Boris Cavazza, Jasna Žalica, Vlado Novak, Gregor Bakovič, Gianluca Gobbi, Ninni Bruschetta, Aljaž Jovanović e Benjamin Krnetić
MONTAGGIO: Francesca Brac
PRODUZIONE: Boštjan Ikovic
SCENEGGIATURA: Tomasso Santi e Goran Vojnović
LINGUA: Bosniaco, Italiano e Sloveno SOTTOTITOLI: Italiano
DURATA: 89 Min
DISTRIBUZIONE Apapaja
 

Leo è un italiano che vive in Slovenia. Vučko è un bosniaco che è arrivato in Slovenia da bambino come rifugiato. Leo continua a rimanere in Slovenia per cercare di rimettere in piedi la relazione con la ex moglie Tanja e il figlio Luka.
Leo e Vučko si sono indebitati per ristrutturare il loro ristorante, ma quando la banca rifiuta di concedere loro un prestito,non hanno altra scelta che accettare un'offerta da Gianni, un truffatore. Ma qualcosa va storto nell’operazione malandrina proposta da Gianni: Vučko il rifugiato e Leo lo straniero diventano inavvertitamente responsabili dei destini di altre
persone più disperate di loro. Il sequestro del ristorante incombe, e i due cercano freneticamente di risolvere il problema perdendo giorno dopo giorno il loro orizzonte morale.

 

"Once Were Humans sta diventando sempre più attuale, non solo a causa del problema dei rifugiati e dei migranti in Europa che è sempre più pressante, ma perché noi stessi, senza accorgercene, stiamo facendo a pezzi la nostra umanità ogni giorno che passa….”

(Il Regista Goran Vojnović)

 

"La sceneggiatura di Once Were Humans è tratta dal testo teatrale di "Mele e Negri" lavoro andato in scena grazie al Teatro Metastasio di Prato e a Jose Sanchis Sinisterra nel 2007.
Sono passati quasi dieci anni da quel debutto, ma quella storia potrebbe essere stata scritta oggi: un furto di un camion pieno di tv e computer, la scoperta che nel camion non ci sono elettrodomestici, ma cinque immigrati nascosti e in fuga.

 

Nel passaggio dal teatro al cinema non cambia l’impianto della storia, che però “esplode” nello spazio, si arricchisce di personaggi e diventa ancora più complessa. Il film è girato a Kranjska Gora, dove si incontrano tre confini: quello sloveno, quello austriaco e quello italiano."

(Lo Sceneggiatore Tomasso Santi)




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