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NUOVAMENTE IN PROGRAMMAZIONE
Regia: Michal Krzywicki
cast: Michal Krzywicki, Dagmara Brodziak, Marek Kalita, Philippe Tłokiński,
Mateusz Trzmiel, Marek Dyjak, Weronika Humaj, Zbigniew Dabrowski,
Olga Milaszewska, Anna Pentz
sceneggiatura: Dagmara Brodziak, Michal Krzywicki
fotografia: Lukasz Suchocki
montaggio: Agnieszka Bialek
scenografia: Oliwia Waligóra
costumi: Katarzyna Saldak
musica: Krzysztof A. Janczak
produttore: Natalia Bednarska
produzione: Wonder Woman Production, Telewizja Polska (TVP) - Agencja Filmowa
supporto: Polish Film Institute/Polski Instytut Sztuki Filmowej
paese: Polonia
anno: 2021
genere: fiction
regia: Michal Krzywicki
durata: 98'
Distribuzione: Cooperativa Cinema Mundi e Pfa Films Srl
L’ex attivista sociale Simon Hertz annuncia online che vuole suicidarsi e che il suicidio sarà trasmesso live sul suo canale streaming durante la notte di Capodanno 2028/2029. Facendo ciò vuole fare un’ultima dichiarazione contro il Governo Polacco e la schiavitù di degli Automi ormai diffusa nel Paese. Il giorno prima del suo suicidio, Simon trova una ragazza-schiava nella spazzatura. Simon Hertz una volta era un idealista, ma adesso tutti I suoi ideali si sono infranti e non riesce a riprendersi dalla spirale di depressione in cui è caduto. Non ha più la forza per lottare e allora decide di arrendersi. Ma tutto cambia quando incontra Blue, una ragazza considerata una pericolosa fuggitiva.
" UNA CHIMERA DI GENERE CAPACE DI METTERE ASSIEME I SIMBOLI HOLLYWOODIANI,
L'INCEDERE INDIE E IL RESPIRO EUROPEO "
(MYmovies)
"..realizzando questo film ho dato forma concreta a un’idea che inseguivo da tempo: quando il mondo esterno ci sembra un nemico, bisogna guardarsi dentro, nel nostro piccolo mondo interiore. Tante volte non è importante il mondo in cui vivi, ma quello che vive in te...Il senso di speranza coltivato dai due personaggi prescinde da come vanno le cose nel mondo esterno. Quella rappresentata nel film è certo una distopia, ma diversa da come se l’era immaginata Orwell. I personaggi non sono schiacciati mentalmente dalla società, tutt’altro; alla fine, scelgono la libertà. Avrei potuto concludere il film con la loro morte ma ho preferito lasciare un filo di luce che ognuno interpreterà a modo suo”."
(Il Regista Juan Diego Botto)
"Un messaggio di amore incondizionato per la vita"
(Taxi Drivers)
"Come recita la frase di lancio sulla locandina: “l’amore alla fine dell’Europa”. L’amore, la bellezza e l’arte, ovviamente, contro la rovina del mondo: ne dà prova l’immagine ricorrente di una dolce ragazza nella metropolitana che, seduta in terra, suona l’ukulele e canta una canzone di speranza mentre il mondo tutto intorno va alla rovina. Sarà davvero l’amore a salvare l’Europa (e il mondo)? Improbabile, ma almeno è un inizio, sembrano suggerire i due autori. Nel dubbio, è meglio provarci, è meglio restare umani."
(Quinlan)