AFTERSUN
 
GIOVEDI 19/1 
► ORE 19.45 (VOS)
 
VENERDI 20/1 
► ORE 19.45 (VOS)
  
SABATO 21/1 
► ORE 18.15 (VOS)
  

● CANNES 2022 PREMIO DELLA CRITICA FRENCH TOUCH PRIZE

 

● VINCITORE DI 6 PREMI AI BIFA 2022

(Miglior film indipendente britannico, Miglior regista, Miglior sceneggiatura, Miglior regista esordiente, Miglior fotografia, Miglior montaggio e Miglior supervisione musicale)

 

PROIEZIONI SPECIALI

 

 

 

Regia: Charlotte Wells

Sceneggiatura: Charlotte Wells

Cast: Paul Mescal, Francesca Corio, Celia Rowlson-Hall

Fotografia: Gregory Oke

Montaggio: Blair McClendon

Scenografia: Billur Turan

Costumi: Frank Gallacher

Musica: Oliver Coates

Produttore: Mark Ceryak, Amy Jackson, Barry Jenkins, Adele Romanski

Produttore esecutivo: Lia Buman, Lizzie Francke, Kieran Hannigan, Tim Headington, Alex Sutherland, Eva Yates

Genere: Drammatico, di formazione

Durata: 96'

Paese: Regno Unito, Stati Uniti

Anno: 2022

 

L’undicenne Sophie e suo padre, Calum, sono in vacanza in una località balneare turca alla fine degli anni Novanta. Nuotano, giocano a biliardo e si godono la compagnia l’uno dell’altra. Calum è la versione migliore di se stesso quando è con Sophie. Sophie sente che tutto è possibile quando c’è Calum. Quando Sophie è da sola, affronta nuove amicizie ed esperienze. Mentre si godono il tempo trascorso insieme, Calum cerca di nasconderle un senso di malinconia che lo pervade. Vent’anni dopo, i teneri ricordi dell’ultima vacanza di padre e figlia diventano un ritratto potente e straziante del loro rapporto, mentre Sophie cerca di riconciliare il padre che conosceva con l’uomo che non ha mai conosciuto. .

 

"UN PICCOLO MIRACOLO DI CURA, FLUIDITÀ NARRATIVA E DEDIZIONE ARTISTICA CHE È UNA GIOIA PER GLI OCCHI"
(MYmovies)
 
« I miei genitori erano piuttosto piccoli quando sono nata, e crescendo mio padre era spesso scambiato per mio fratello anche se non sembrava importargliene. Mi è sempre sembrata una relazione divertente da esplorare in un film e quando stavo sfogliando i vecchi album delle vacanze verso la fine della scuola di cinema – un periodo in cui avevo in mente potenziali idee per il lungometraggio – il seme della storia ha iniziato a prendere piede. Lavorarci su per così tanto tempo ha significato molto ricordare la mia adolescenza, i miei genitori e mio padre in particolare. Quel processo di riflessione durante la scrittura ha dato uno sguardo retrospettivo alla sceneggiatura e quella che era iniziata come una finzione più convenzionale ha lentamente lasciato il posto a qualcosa di più personale, suppongo più emotivamente autobiografico.»
 (La Regista Charlotte Wells)
 
«Un film misurato e implacabile, malinconico ed empatico, che nella sofisticatezza trova l’autenticità, nel fuoricampo le risposte alle domande che segnano l’infanzia dunque l’esistenza, raggiungendo l’apice della tensione emotiva nello stesso momento in cui sa dare voce a una commozione mai gratuita, onesta quanto necessaria per ricostruire per ricostruirsi.

Aftersun si esalta con la strepitosa interpretazione di Paul Mescal (il folgorante protagonista di Normal People, la magnifica serie tratta dallo splendido romanzo di Sally Rooney), attore fortissimo che sa trasmettere potenza e fragilità, carisma e paura, erotismo e dolcezza, completamente in sintonia con l’inedita, straordinaria Frankie Coro.

L’hanno apprezzato alla Semaine de la Critique perché è difficile non riconoscere quanto metta in luce un talento cristallino, l’hanno voluto ad Alice nella Città perché è un film che rispecchia l’identità del festival sui e per i giovani»

(Cinematografo)

 

«Quello mostrato  in Aftersun è davvero un grande amore fatto di  legami da ricostruire, di ricordi da rievocare (indispensabili i continui  flashback) e di molto non detto. Tra questo padre bambino, ma protettivo, i suoi libri sul comodino (tra cui Poems, Stories and Writing di Margaret Tait , regista ma anche appassionata viaggiatrice) due anime speciali si rincontrano sotto lo stesso cielo.»

(Taxi Driver)

 

«Interpreti perfetti, messa in scena raffinata e inventiva, senso del tempo, della luce e dell'inquadratura, sensibilità sottile, piccolo "crossover" e sapiente ribaltamento del principale soggetto narrativo del film dal padre alla figlia, intreccio armonioso di simboli e motivi che raccontano cose diverse: sotto il suo aspetto "banale", Aftersun è un'opera prima davvero impressionante.»

(Cineuropa)

 

«Aftersun è un grande film di continue dissimulazioni che riflette sul peso traumatico della verità e che, anche per questo, si diverte a truccare costantemente le carte, a nascondere la sua vera natura, i suoi percorsi, come se fossero troppo complessi da gestire. Il film di Charlotte Wells si presenta dunque come un racconto di formazione a due voci dall’afflato generazionale, tutto pensato in sottrazione, retto dall’evidente chimica tra Paul Mescal (sempre centratissimo, straordinariamente fisico, teso tra la gestualità esplosiva e parentesi di grande introspezione) e la piccola rivelazione Frankie Corio. Aftersun è un film abissale, l’esordio di una regista straordinariamente consapevole delle spigolosità dello spazio in cui sta operando e pronta a raccontarlo senza filtri, esorbitando addirittura in un finale tanto “impossibile” quanto cinico che mostra, implacabile, tutta la caducità del fotogramma, quasi a rimarcare quanto la verità stia racchiusa in immagini mute e a non rimane che un ricordo condannato a sfiorire.»

(Sentieri Selvaggi)

 

 

 

 

 

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