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MISERERE

 

 

VENERDI 15/11

► ore 16.00

SABATO 16/11

► ore 21.30

DOMENICA 17/11

► ore 16.45

 

 

COPPA VOLPI A LUCA MARINELLI

 

 

Regia: Pietro Marcello

Attori: Luca Marinelli - Martin Eden, Jessica Cressy - Elena Orsini, Vincenzo Nemolato - Nino, Marco Leonardi - Bernardo Fiore, Denise Sardisco - Margherita, Carmen Pommella - Maria Silvia, Carlo Cecchi - Russ Brissenden, Autilia Ranieri - Giulia Eden, Elisabetta Valgoi - Matilde Orsini, Pietro Ragusa - Signor Orsini, Savino Paparella - Edmondo Peluso, Vincenza Modica - Annina, Giustiniano Alpi - Arturo Orsini, Giuseppe Iuliano - Rigattiere, Peppe Maggio - Garzone, Maurizio Donadoni - Renato, Gaetano Bruno - Giudice Mattei, Franco Pinelli - Vecchio Intellettuale, Anna Patierno - Carmela, Lana Vlady - Rebecca, Aniello Arena - Arlecchino, Diego Sepe - Operaio della folla, Sergio Longobardi - Enrico Gargiulo, Giordano Bruno Guerri - Alfio, Chiara Francini - NoraSoggetto: Jack London - (romanzo)Sceneggiatura: Maurizio Braucci, Pietro MarcelloFotografia: Francesco Di Giacomo - (Martin giovane), Alessandro Abate - (Martin adulto)

Musiche: Marco Messina, Sacha Ricci, Paolo Marzocchi

Montaggio: Aline Hervé, Fabrizio Federico

Scenografia: Luca Servino - (Martin giovane), Roberto De Angelis - (Martin adulto)

Costumi: Andrea Cavalletto

Effetti: Luca Bellano - (supervisione)

Suono: Michael Kaczmarek - (mixage), Stefano Grosso - (montaggio)

Durata: 129'

Colore: CGenere: DRAMMATICO, AVVENTURA

Specifiche tecniche: DCPT

ratto da: liberamente tratto dal romanzo omonimo di Jack London (Garzanti Editore)

Produzione: PIETRO MARCELLO, BEPPE CASCHETTO, THOMAS ORDONNEAU, MICHAEL WEBER, VIOLA FÜGEN PER AVVENTUROSA, IBC MOVIE, CON RAI CINEMA, IN COPRODUZIONE CON SHELLAC SUD, MATCH FACTORY PRODUCTIONS

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION

 

Dopo aver salvato da un pestaggio Arturo, giovane rampollo della borghesia industriale, il marinaio Martin Eden viene ricevuto in casa della famiglia del ragazzo e qui conosce Elena, la bella sorella di Arturo, e se ne innamora al primo sguardo. La giovane donna, colta e raffinata, diventa non solo un'ossessione amorosa ma il simbolo dello status sociale cui Martin aspira a elevarsi. A costo di enormi fatiche e affrontando gli ostacoli della propria umile origine, Martin insegue il sogno di diventare scrittore e - influenzato dal vecchio intellettuale Russ Brissenden - si avvicina ai circoli socialisti, entrando per questo in conflitto con Elena e con il suo mondo borghese...

 

"LUCA MARINELLI È UN MARTIN EDEN IDEALE IN UN FILM CHE RISPETTA L'OPERA ORIGINALE E NE RIBADISCE IL MESSAGGIO: CULTURA E DIVERSITÀ VANNO VALORIZZATE" (mymovies)

 

"Il film più originale, libero e inventivo del festival, di una bellezza còlta e selvaggia come il suo protagonista. Pietro Marcello, autore di bellissimi documentari lirici (La bocca del lupo, Bella e perduta) esordisce nel lungometraggio di finzione e punta altissimo, con un film di un'ambizione che il cinema italiano non osava da tempo. La storia è quella del romanzo di Jack London (1909), spostata nello spazio e nel tempo. Martin è un giovane proletario che s'innamora di una ragazza borghese; per amor suo incontra voracemente la cultura, e sogna di diventare scrittore. Siamo in una Napoli fatta di tracce e presenze di tutto il Novecento: gli anni Ottanta, le camicie nere, i socialisti, gli anarchici. Eden è un eroe negativo, un individualista coraggioso ma autodistruttivo. La sua tragedia è quella di ogni artista che viene divorato dall'industria culturale, di ogni uomo che tradisce la sua classe e i suoi ideali, e ne muore. Marcello mette a frutto la sua esperienza, soprattutto nell'uso dei materiali di repertorio, che si innestano sulla storia portando le memorie di un secolo: Martin Eden è un melodramma anche in senso letterale, un film musicale che mescola alto e basso: Glinka e Debussy, Daniele Pace degli Squallor e Aznavour. Come il suo protagonista: bufalaro, avventuriero o poeta, mai bottegaio. Ed è straordinario Luca Marinelli, alle prese con un personaggio quasi impossibile, bigger than life, che recita comizi, poesie, scene d'amore come ce le sogniamo. Marcello cerca un cinema popolare e raffinato, rifiuta le vie di mezzo per puntare alla sceneggiata o al cinema di poesia (del resto la storia di Eden, dice il regista, è anche quella di Zappatore o di un film con Nino D' Angelo). E ovviamente le scene "borghesi" sono le meno interessanti, perché sono descritte con lo stesso fastidio che avrebbe Martin Eden a raccontarli. Questo poema visivo è però anche un film profondamente politico che rifiuta l'attualità per andare alle radici culturali del nostro mondo. Non c'è una morale didascalica, ma le passioni che muovono i personaggi sono quelle ancora al fondo della nostra cultura, figlia più che mai del darwinismo sociale, ma senza nemmeno le tensioni che nutrivano le passioni dei Martin Eden, e delle masse nel cui nome loro scrivevano." (la Repubblica)

 

"Immaginate un film d’autore potenzialmente di grande successo che amplia e rinnova fortemente le possibilità del cinema, sperimentale e (neo)classico insieme, profondo e immediato, provinciale e prossimo al cinema internazionale più radicale, popolare e raffinato, poetico e iconoclasta, ribelle ma dolce. Libero da ogni confine.
Utopia? Eppure è realtà [...]Da questo momento Pietro Marcello figura tra gli autori di punta del cinema d’autore internazionale, per la sua prossimità alle tendenze più radicali e originali del cinema, perché ricerca la memoria e l’arcaico attraverso l’ibridazione e la fusione di forme disparate, ma con modalità del tutto proprie, lontane da riferimenti a Michelangelo Antonioni, imperanti in gran parte del cinema d’autore d’estremo oriente, o da riferimenti espliciti al cinema di Pasolini, come nelle Mille e una notte del portoghese Miguel Gomes." ('Internazionale')

 

 

 

 

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