DON'T FORGET TO BREATHE

 

SABATO 26/10

► ORE 19.00

 

ALLA PRESENZA DEL REGISTA E DEL CAST

 

FESTA DEL CINEMA DI ROMA 

SEZIONE ALICE NELLA CITTA'

 

ANTEPRIMA NAZIONALE

 

 

REGIA DI MARTIN TURK
CON MATIJA VALANT, TINE UGRIN, IVA KRAJNC BAGOLA, KLARA KUK
SCENEGGIATURA: MARTIN TURK, GORAZD TRUŠNOVEC FOTOGRAFIA: RADISLAV JOVANOV – GONZO
MONTAGGIO: BEPPE LEONETTI
MUSICHE: TEHO TEARDO
PRODUZIONE: BELA FILM
DISTRIBUZIONE: QUASAR MULTIMEDIA
ITALIA, SLOVENIA, 2019
90 MINUTI

QUASAR DISTRIBUTION

 

Il quindicenne Klemen (Matija Valant) adora suo fratello maggiore, il diciottenne Peter (Tine Ugrin), che reputa un modello da seguire e il suo migliore amico. I due fratelli, cresciuti da una mamma single, vivono in un piccolo paese di campo da tennis allenandosi duramente per diventare dei veri campioni. Ma quando Peter si innamora della sensuale Sonja (Klara Kuk), il mondo di Klemen inizia a sgretolarsi. Prova rabbia nei confronti della ragazza che sta cambiando radicalmente le loro vite, ma al tempo stesso è disperatamente attratto dalla sua femminilità. Sonja è una giovane donna adulta sicura di sé. Klemen è confuso dalle sensazioni sconosciute che lo travolgono ed è ossessionato da Sonja in vari modi contrastanti. Pur di riavere indietro suo fratello, escogita piani assurdi per distruggere il legame tra i due innamorati. Le sue idee bizzarre, però, spingono Peter ad allontanarsi e Klemen dovrà fare i conti con le conseguenze delle sue azioni, che potrebbero diventare disastrose.

 

“Attraverso gli occhi di un quindicenne, volevo mostrare questa difficile, ma essenziale, fase della vita, segnata da un drammatico caos, da impulsi irrazionali, da un’arroganza impetuosa e dall’ansia di lasciar andare la propria infanzia, unita ad una rinnovata e potente attrazione verso il sesso opposto, con tutte le inevitabili esperienze che spingono un bambino a raggiungere il mondo degli adulti“. (Martin Turk)

 

"Don’t Forget to Breathe è un film che toccherà più nel profondo coloro che sono anch’essi immersi nei vortici di incomprensibili desideri travolgenti, delusioni, speranze…chi sa, sente e crede che loro sono nulla e tutto, nessuno e qualcuno…accanto a tutti coloro che hanno già oltrepassato le soglie del proprio futuro e che ancora portano dentro un ricordo vivo e tangibile di una giovinezza vulnerabile. Infine, sarà anche apprezzato da coloro che forse “nella fretta delle vite quotidiane hanno già dimenticato tutti quei sentimenti formativi che hanno plasmato con decisione le nostre personalità”, come l’autore stesso mette in evidenza." (Andrej Šprah, critico e teorico cinematografico)

 

 

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