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IDA
 

DOMENICA 17/2 
► Ore 10.10 

CON APERITIVO AL TERMINE

 

OSCAR AL MIGLIOR FILM STRANIERO 2015

MIGLIOR GILM STRANIERO GOYA 2015

MIGLIOR REGIA, SCENEGGIATURA, FOTOGRAFIA, ATTRICE PROTAGONISTA E PREMIO DEL PUBBLICO EFA 2014

 

 

 

 

 

Regia: Pawel Pawlikowski
Attori: Agata Kulesza - Wanda Gruz, Agata Trzebuchowska - Suor Anna/Ida Lebenstein, Dawid Ogrodnik - Lis, Jerzy Trela - Szymon Skiba, Adam Szyszkowski - Feliks Skiba, Halina Skoczynska - Madre Superiora, Joanna Kulig - Cantante, Dorota Kuduk - Kaska, Natalia Lagiewczyk - Bronia, Afrodyta Weselak - Marysia, Mariusz Jakus - Barman, Izabela Dabrowska - Cameriera, Artur Janusiak - Poliziotto, Anna Grzeszczak - Vicina, Jan Wociech Poradowski - Padre Erew, Konstanty Szwemberg - Funzionario, Pawel Burczyk - Pubblico Ministero, Artur Majewski - Amante di Wanda, Krzysztof Brzezinski - Pianista, Piotr Sadul - Bassista, Lukasz Jerzykowski - Chitarrista, Artur Mostowy - Battrista
Sceneggiatura: Pawel Pawlikowski, Rebecca Lenkiewicz
Fotografia: Lukasz Zal, Ryszard Lenczewski
Musiche: Kristian Eidnes Andersen
Montaggio: Jaroslaw Kaminski
Scenografia: Katarzyna Sobanska, Marcel Slawinski
Costumi: Aleksera Staszko (Aleksandra Staszko)

 

 

 

Polonia, 1962. La 18enne Anna, un orfana cresciuta in convento, ha deciso di farsi suora. Tuttavia, poco prima di prendere i voti, scopre di avere una zia ancora in vita, Wanda, la sorella di sua madre. Insieme a lei la ragazza affronterà un viaggio alla scoperta di se stessa e del proprio passato: scopre, infatti, di avere origine ebraiche e che il suo vero nome è Ida; inoltre, sua zia è un ex pubblico ministero comunista, responsabile di numerose condanne a morte nei confronti di religiosi. Mentre Anna va alla ricerca della verità sulla sua famiglia, Wanda deve confrontarsi con le decisioni prese ai tempi della guerra e che ancora la perseguitano.

 

 

"Straordinariamente fotografato con un rigorosissimo, elegante, austero bianco e nero che fa pensare a maestri del calibro di Robert Bresson e Ingmar Bergman, poetico e privo di qualunque retorica, sostenuto da una solidissima regia impreziosita dagli intensissimi primi piani della protagonista (la bellissima, magnetica Agata Trzebuchowska alla sua prima prova sul grande schermo), 'Ida', il film del polacco Pawel Pawlikowski, è una di quelle opere che pochissimo concedono allo spettatore. Eppure l'intimo dramma di Ida sullo sfondo di un paese scosso dalle turbolenze della propria storia, le contraddizioni che è chiamata a superare, la forza di perdonare l'imperdonabile e una coraggiosa scelta da affrontare hanno conquistato il pubblico e la giuria di numerosi festival internazionali, tra cui Londra, Varsavia, Toronto e Torino dimostrando come il buon cinema, quello fatto di idee forti seppure difficili, arrivi facilmente al pubblico non sempre anestetizzato da proposte banali e omologate dal mercato." ('Avvenire')

 

"Primo film girato in patria del talentuoso polacco ma residente inglese Pawlikowski, 'Ida' è un vero gioiello. Film sulla ricerca dell'identità individuale e collettiva, offre un'idea di cinema che oggi raramente si incontra e che a suo modo rievoca Dreyer, Tarkovski e il primo Polanski. Non c'è retorica nel retrocedere la Storia attraverso una memoria che indubbiamente è ancora dolorosa. Composto di inquadrature perfette in un b/n senza tempo, dialoghi ridotti all'essenza a definire una narrazione di puro cinema, e di un accompagnamento musicale di classe, 'Ida' è un film sorprendente, importante e dunque imperdibile. Pluripremiato nel mondo." ('Il Fatto Quotidiano')

 

 


 

 

 

 

 

 

 

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