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STILL RECORDING 

 

GIOVEDI 06/12

► ore 21.30

 

IN DIRETTA STREAMING

I REGISTI Saeed Al Batal, Ghiath Ayoub

 

  V.O. ARABO, INGLESE CON SOTTOTITOLI IN ITALIANO

  PRIMA VISIONE ESCLUSIVA

 

 

Venezia75 - Premio del pubblico Sub Film Group– Venezia 2018

Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia & International per il Miglior Contributo Tecnico

 

 

 

 

Regia: Saeed Al Batal, Ghiath Ayoub
Soggetto: Saeed Al Batal, Ghiath Ayoub
Fotografia: Saeed Al Batal, Milad Amin, Raafat Bayram, Ghiath Bayram, Abdel Rahman Najjar
Montaggio: Qutaiba Barhamji, Raya Yamashi

 
 

Saeed è un giovane cineasta appassionato che cerca di insegnare ad altri giovani nella Ghouta orientale, in Siria, le regole delle riprese, ma la realtà che affrontano è troppo dura per rispettare qualsiasi regola. Il suo amico Milad è a Damasco, sotto il controllo del regime e sta finendo i suoi studi in Belle Arti. Ad un certo punto, Milad decide di lasciare la capitale per unirsi a Saeed presso la città di Douma assediata, dove hanno creato una stazione radio locale e uno studio di registrazione. Filmano tutto fino a quando un giorno è la telecamera a riprendere loro...

 

"UN FILM CHE VA OLTRE LE REGOLE DEL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO PER DENUNCIARE UN ORRORE CHE VA OLTRE L'ORRORE." ('mymovies')

 

 

"Nell’inferno della guerra siriana, l’immagine cattura l’orrore della battaglia, l’intensità della condivisione, la verità di un popolo. Dalla teoria dell’azione hollywoodiana all’urgenza del documentario, la tecnica digitale coglie l’assoluto presente della storia, testimoniando la resistenza della vita nei campi di sterminio, con un palpitante montaggio che rende tangibile una tragedia in corso.

(Motivazione per l'assegnazione del Premio Mario Serandrei per il Miglior Contributo Tecnico')

 

"Sostenuto da un’istanza teorica sullo sguardo, dalla finzione hollywoodiana al cosiddetto cinema del reale, il film si addentra nella tragedia di una umanità intrappolata e abbandonata, senza alcuna retorica della guerra, che i due giovani registi colgono nella disperata ripetitività degli eventi, in cui nemmeno la morte sottrae la testimonianza. Con una forza radicale e inusuale, Still Recording mostra il conflitto siriano privo di qualsiasi pregiudizio ideologico o politico" (Motivazione alla nomina di Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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