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DON'T WORRY

 

VENERDI 21/09

► ore 21.30


SABATO 22/09

► ore 18.00 


DOMENICA 23/09

► ore 16.00

 

 

 

 

Regia: Gus Van Sant
Attori: Joaquin Phoenix, Jonah Hill, Rooney Mara, Jack Black, Udo Kier, Olivia Hamilton, Beth Ditto, Kim Gordon, Carrie Brownstein, Emilio Rivera, Ken Tatafu, Angelique Rivera, Rebecca Rittenhouse, Anne Lane, Rebecca Field, Peter Banifaz, Santina Muha, Christopher Thornton, Edgar Momplaisir, Ron Perkins, Heather Matarazzo, Robby Rasmussen, Mark Webber, Ayden Mayeri, Jessica Jade Andres, Steve Zissis, Jedediah Jones, Jahmin Assa, Cameron Zandkarimi, Aleu Moana, Tony Greenhand
Soggetto: John Callahan - (biografia), Jack Gibson, William Andrew Eatman
Sceneggiatura: Gus Van Sant
Fotografia: Christopher Blauvelt
Musiche: Danny Elfman
Montaggio: Gus Van Sant, David Marks
Scenografia: Jahmin Assa
Costumi: Danny Glicker

 

 

 

La storia vera del celebre fumettista John Callahan rimasto paralizzato dopo un incidente automobilistico all'età di 21 anni. L'incidente, che poteva segnare la fine della sua vita, si rivelerà l'inizio di un nuovo meraviglioso percorso.

 

 

 

" John Callahan ha una grande bramosia di vivere, un talento per le battute colorite e un grosso problema di alcolismo. In una notte in cui sia lui sia il suo compagno di bevute sono in auto subiscono un grave incidente che lo costringe su una sedia a rotelle e gli consente di scrivere solo unendo entrambe le mani. L'ultima cosa a cui pensa è smettere di bere ma quando, seppur recalcitrante, entra in un gruppo di recupero per alcolisti, scopre di avere un dono nel disegnare vignette capaci di provocare sia risate sia reazioni sdegnate.

Dopo un film in cui la sua vena più intima sembrava essersi smarrita nei sentieri de La foresta dei sogni, Gus van Sant torna ad occuparsi dei temi che più gli stanno a cuore grazie a un soggetto che ha origini lontane.

Circa vent'anni fa Robin Williams aveva acquisito i diritti dell'autobiografia di Callahan per realizzarne un film di cui voleva essere protagonista proponendone a Van Sant la regia. Il progetto, nonostante diversi tentativi, non riusciva però a trovare una sua configurazione. Solo in seguito alla scomparsa di Williams il regista ha capito che il problema stava nel non pretendere di realizzare un biopic sulla vita del protagonista ma che era invece necessario concentrarsi sul suo recupero dall'alcolismo (a proposito del quale si può trovare in rete un sarcastico film di animazione a firma dello stesso Callahan).

Grazie a un Joaquin Phoenix che sa offrire la giusta misura di irriverenza ma anche di introspezione al personaggio, Van Sant riesce ad affrontare anche il tema della disabilità senza falsi pietismi. Callahan, spesso contestato per l'infrazione di tabù consolidati e del tutto disinteressato al rispetto del politically correct, una volta ha detto: "Il mio solo metro di giudizio per comprendere se mi sono spinto troppo oltre lo trovo in persone costrette sulla sedia a rotelle o che hanno uncini al posto delle mani. Come me non ne possono più di quelli che pretendono di parlare in nome dei disabili. Di tutta quella pietà e paternalismo. Questo è ciò che va veramente detestato".

Se a questo si aggiunge che Callahan viveva nell'area a nordovest di Portland nell'Oregon (città in cui Van Sant ha vissuto e in cui ha ambientato alcuni dei suoi film migliori) si può comprendere come si sia trattato di un 'ritorno a casa'. Attraverso le corse pazze nel traffico urbano di un uomo paralizzato su una sedia a rotelle a motore ma anche con le sue soste di riflessione, nel confronto con il suo passato, nella capacità di fermarsi a raccontare di sé a dei ragazzini che hanno lasciato i loro skateboard per soccorrerlo, emerge il ritratto di una personalità complessa che non si limita a offrirci informazioni su una vita ma ci invita a superare più di un pregiudizio." ('mymovies')

 

"A un primo sguardo sembra una di quelle storie vere strappalacrime, quei trionfi-contro-ogni-avversità che Hollywood sbatte in faccia al pubblico con frequenza anestetizzante; per fortuna Don’t Worry arriva al ciglio del burrone dei sentimenti ma riesce a non precipitare. Basato sulla biografia del 1989 di John Callahan, fumettista di Portland, Oregon, il film ripercorre cosa è successo alla sua vita quando il suo fare da dongiovanni festaiolo lo ha intrappolato, dopo un brutto incidente in macchina causato dall’alcool, su una sedia a rotelle, paralizzato.

Il viaggio di Callahan dalla disperazione più profonda al successo come fumettista satirico segue le solite tappe, sedute di fisioterapia e riunioni degli alcolisti anonimi comprese, ma Joaquin Phoenix e il regista Gus Van Sant si superano grazie all’umorismo selvaggio e al dolore livido che colorano il film. Quello di Phoenix è uno di quei ruoli a cui aspirano tutte le star in cerca di un Oscar. Per fortuna, ad arrivare primo nella corsa è stato un vero attore. E Van Sant, di nuovo al lavoro con la star dopo il 1995, si rialza con grazia dopo una tripletta di recenti passi falsi. Don’t Worry è più vicino a Will Hunting – Genio Ribelle che, per dire, alla sperimentazione di Elephant. L’attenzione ai dettagli che ha sempre definito i suoi personaggi, poi, non è mai stata così a fuoco." ('Rolling Stones')

 

 

 

  

 

 

 

 

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