images/NEW_Locandine/SL1.png
images/NEW_Locandine/SL1.png
images/NEW_Locandine/8.png
images/NEW_Locandine/8.png
images/NEW_Locandine/1262x585.jpg
images/NEW_Locandine/1262x585.jpg
images/NEW_Locandine/Afrin_11-12.jpeg
images/NEW_Locandine/Afrin_11-12.jpeg
images/NEW_Locandine/Banner_bassa.png
images/NEW_Locandine/Banner_bassa.png
previous arrow
next arrow

LOVELESS 

 
VENERDI 16/02 
► ore 16.00

  

DOMENICA 18/02 
► ore 21.00

 

 

PREMIO DELLA GIURIA AL 70. FESTIVAL DI CANNES (2017).
PREMIO EFA 2017 PER FOTOGRAFIA E MUSICHE ORIGINALI.
CANDIDATO AL GOLDEN GLOBE 2018 COME MIGLIOR FILM IN LINGUA STRANIERA.

CANDIDATO ALL'OSCAR 2018 COME MIGLIOR FILM STRANIERO

 

Regia: Andrey Zvyagintsev

Attori: Mariana Spivak - Zhenya, Alexey Rozin - Boris, Matvey Novikov - Alyosha, Marina Vasilyeva - Masha, Andris Keishs - Anton, Alexey

Fateev - Coordinatore

Sceneggiatura: Oleg Negin, Andrey Zvyagintsev

Fotografia: Mikhail Krichman

Musiche: Evgueni Galperine, Sacha Galperine

Montaggio: Anna Mass

Scenografia: Andrey Ponkratov

Costumi: Anna Barthuly

Suono: Andrey Dergatchev

 

"(...) il film sprofonda sempre più in un'angoscia senza soluzioni, tra boschi deserti, casermoni anonimi e vecchi edifici brezneviani in rovina, eloquente ritratto di una Russia senza futuro, dove le generazioni giovani sono 'sparite' e quelle adulte sono schiave del loro egoismo. Che Zvjagincev filma con una distanza glaciale e disperata." ('Corriere della Sera')

 

"Un vero e proprio pugno nello stomaco è arrivato con 'Loveless' del russo Andrey Zvjaginsev che già tre anni fa aveva lasciato un segno profondo con il magnifico 'Leviathan' (...) il regista prosegue la sua lucida e spietata analisi di una società disumana, incapace di provare amore, pietà, compassione e pronta a sacrificare i più deboli, come il piccolo Aleksey, totalmente ignorato dai genitori in procinto di divorziare. (...) Ambientato in una Mosca tetra, grigia e nebbiosa, il film fotografa senza sconti la corruzione del moderno tessuto sociale e della famiglia in Russia mostrando come la mancanza di amore sia un cancro capace di distruggere la vita di tutti i personaggi. Dietro l'apparenza di un thriller, 'Loveless' è dunque la cronaca di una catastrofe spirituale dalle conseguenze imprevedibili. Il film si sofferma a osservare il crollo di un nucleo, quello familiare, dove l'amore dovrebbe essere di casa, ma è invece cancellato dalla brama di agio, status, libertà individuale (soprattutto dalle proprie responsabilità), sesso e soldi. E quello che inizia come il racconto di una crisi coniugale diventa l'angosciante affresco del fallimento di una società dove neppure la tenerezza di una madre per il figlio trova terreno fertile." ('Avvenire')

 

"Zvyagintsev (...) negli anni ha imparato a mettere il proprio estetismo al servizio di una visione più controllata, e dirige con grande sapienza: piani-sequenza implacabili, una fotografia espressiva che si ferma a un passo dalla ricercatezza, set di grande forza. Il film tiene alta una tensione angosciante e la visione del mondo che esprime è nerissima, perfino un po' nichilista (...). A non renderlo gratuito è anche (come nel precedente 'Leviathan') l'esplicito intento di metafora, più morale che politica, dell'assenza di speranze nella Russia di Putin." ('La Repubblica')

"Benvenuti nell'inferno di 'Loveless' (Senza amore), diretto dal grande Andrey Zvyagintsev di 'Il ritorno' e di 'Leviathan', un nipotino di Bergman e di Antonioni che ci prende alla gola dalle prime scene e non ci lascia più. Passando ai raggi X la tragedia di una coppia per alludere alla catastrofe di un impero. La Russia di Putin, che peraltro qui somiglia come un doppio diabolico agli Usa più opulenti e svuotati. (...) Un film dalla drammaturgia implacabile, popolato di attori grandiosi e personaggi meschini, in cui tutto è metafora e insieme spietato referto di un corpo in decomposizione." ('Il Fatto Quotidiano)

 

 

 

 

 

PARTNER

 

  

 

Privacy Policy Cookie Policy